DISTILLAZIONE CASALINGA..
Premesso che prima ho voluto informarmi in termini di legislazione,sembra infatti che sotto certi limiti sia legale distillare in casa....:
"In Italia è necessario presentare denuncia di attività all’UTF (Ufficio Tecnico di Finanza) ed iscriversi in un elenco apposito.
L’iscrizione non è prevista per legge se l’apparecchio è dotato di una capacità inferiore ai 3 litri ed è destinato ad un uso diverso dalla produzione di alcol etilico. Non si richiede l’iscrizione nemmeno se si usano alambicchi piccoli per la determinazione del tenore alcolico di vini o per altre esperienze di laboratorio."
Il mio intento non è sicuramente quello di produrre così tanto distillato da poterlo vendere successivamente,ma di applicare questa tecnica per vari scopi.
Uno di questi è quello di produrre acqua distillata da poter riutilizzare per i "lavaggi" del lievito recuperato dal fondo del fermentatore terminata la fermentazione.Un altro utilizzo potrebbe essere quello di poter distillare piante o spezie per ricavare degli olii essenziali,utili per tante applicazioni salutari...
Ultimo e probabilmente il principale utilizzo è per riciclare la birra "guasta",giusto per non sprecare nulla...nel caso dovessi avere delle cotte che non mi soddisfano per vari motivi,cosa che per adesso è avvenuta molto raramente,andrei a distillarle per poter ottenere un distillato di birra,ottimo sia da consumare che da utilizzare,per esempio nel gorgogliatore,dove adesso inserisco grappa,anche di buona qualità...
ecco il necessario:
-1 pentola a pressione(caldaia) da 5 lt a cui ho tolto la valvola(FIG 2)
-2 mt di tubo di rame da 8 mm,con cui si ricava la colonna e la serpentina di raffreddamento(condensatore)(FIG 4)
-1 termometro a sonda,posto esternamente per non forare la colonna,serve per misurare la T dei vapori in uscita dalla pentola e separare così il liquido(teste-cuore-code)(FIG 5)
- raccordi vari per innestare il tubo di rame-colonna alla pentola-caldaia (FIG 3)
-1 fermentatore da 30 lt a bocca larga(condensatore) che ospita l'acqua fredda e la serpentina per il raffreddamento dei vapori che condensando danno il nostro distillato (FIG 1)
- recipienti vari per la raccolta del liquido e la separazione teste-cuore-code(FIG 6-7)
- alcolometro
FIG 1-impianto completo-
FIG 2-caldaia-
FIG 3-raccordo collegamento-
FIG 4-condensatore-
FIG 5-termometro colonna-
FIG 6-uscita distillato-
FIG 7-uscita distillato-
Nell'unico tentativo di distillare birra,il procedimento che ho adottato è stato molto semplice: ho inserito la birra nella pentola,circa 3 litri,ho acceso il fornello e ho aspettato l'aumento di temperatura buttando tutto quello che viene fuori prima dei 78°C, il resto l'ho raccolto...la temperatura del vapore resta sugli 85-90°C per tutto il tempo della distillazione,solo verso la fine si è alzata quando assaggiando mi sono accorto che era il momento di fermarmi per non avere gusti indesiderati...
Ho distillato 2 volte,scartando solo le parti di coda della seconda distillazione per non "inquinare" i profumi ed il gusto del prodotto finale.
Per essere il primo tentativo,credo sia venuto ottimo...bello trasparente delicato nonostante abbia quasi 50° dopo la seconda distillazione,ai miei amici,che poi saranno quelli che lo berranno,è piaciuto!!!
Ho fatto anche un ulteriore esperimento,ho messo il distillato puro in due bottigliette piccole da 100 ml e dentro di esse ho inserito delle spezie,in una la cannella e nell'altra il coriandolo,lascio qualche giorno in infusione e poi...questo è quello che ho ottenuto...
"In Italia è necessario presentare denuncia di attività all’UTF (Ufficio Tecnico di Finanza) ed iscriversi in un elenco apposito.
L’iscrizione non è prevista per legge se l’apparecchio è dotato di una capacità inferiore ai 3 litri ed è destinato ad un uso diverso dalla produzione di alcol etilico. Non si richiede l’iscrizione nemmeno se si usano alambicchi piccoli per la determinazione del tenore alcolico di vini o per altre esperienze di laboratorio."
Il mio intento non è sicuramente quello di produrre così tanto distillato da poterlo vendere successivamente,ma di applicare questa tecnica per vari scopi.
Uno di questi è quello di produrre acqua distillata da poter riutilizzare per i "lavaggi" del lievito recuperato dal fondo del fermentatore terminata la fermentazione.Un altro utilizzo potrebbe essere quello di poter distillare piante o spezie per ricavare degli olii essenziali,utili per tante applicazioni salutari...
Ultimo e probabilmente il principale utilizzo è per riciclare la birra "guasta",giusto per non sprecare nulla...nel caso dovessi avere delle cotte che non mi soddisfano per vari motivi,cosa che per adesso è avvenuta molto raramente,andrei a distillarle per poter ottenere un distillato di birra,ottimo sia da consumare che da utilizzare,per esempio nel gorgogliatore,dove adesso inserisco grappa,anche di buona qualità...
ecco il necessario:
-1 pentola a pressione(caldaia) da 5 lt a cui ho tolto la valvola(FIG 2)
-2 mt di tubo di rame da 8 mm,con cui si ricava la colonna e la serpentina di raffreddamento(condensatore)(FIG 4)
-1 termometro a sonda,posto esternamente per non forare la colonna,serve per misurare la T dei vapori in uscita dalla pentola e separare così il liquido(teste-cuore-code)(FIG 5)
- raccordi vari per innestare il tubo di rame-colonna alla pentola-caldaia (FIG 3)
-1 fermentatore da 30 lt a bocca larga(condensatore) che ospita l'acqua fredda e la serpentina per il raffreddamento dei vapori che condensando danno il nostro distillato (FIG 1)
- recipienti vari per la raccolta del liquido e la separazione teste-cuore-code(FIG 6-7)
- alcolometro
FIG 1-impianto completo-
FIG 2-caldaia-
FIG 3-raccordo collegamento-
FIG 4-condensatore-
FIG 5-termometro colonna-
FIG 6-uscita distillato-
FIG 7-uscita distillato-
Nell'unico tentativo di distillare birra,il procedimento che ho adottato è stato molto semplice: ho inserito la birra nella pentola,circa 3 litri,ho acceso il fornello e ho aspettato l'aumento di temperatura buttando tutto quello che viene fuori prima dei 78°C, il resto l'ho raccolto...la temperatura del vapore resta sugli 85-90°C per tutto il tempo della distillazione,solo verso la fine si è alzata quando assaggiando mi sono accorto che era il momento di fermarmi per non avere gusti indesiderati...
Ho distillato 2 volte,scartando solo le parti di coda della seconda distillazione per non "inquinare" i profumi ed il gusto del prodotto finale.
Per essere il primo tentativo,credo sia venuto ottimo...bello trasparente delicato nonostante abbia quasi 50° dopo la seconda distillazione,ai miei amici,che poi saranno quelli che lo berranno,è piaciuto!!!
Ho fatto anche un ulteriore esperimento,ho messo il distillato puro in due bottigliette piccole da 100 ml e dentro di esse ho inserito delle spezie,in una la cannella e nell'altra il coriandolo,lascio qualche giorno in infusione e poi...questo è quello che ho ottenuto...
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9 commenti:
grazie delle dritte mi saranno molto urili
mi potresti contattare te ne sarei grato
lixander@iol.it
ho delle domande da porti
grazie Alessandro
il tuo distillatore ha molti difetti:
1) non hai una vera e propria colonna di raffreddamento;
2) il condensatore non è ad acqua corrente;
3) usando la fiamma diretta non hai una sufficiente deflammazione con la conseguente immissione di vapori caldi (generati dalle pareti roventi) che non verranno neanche separati dalla colonna di raffreddamento palesemente insufficiente;
consigli:
1) usa un distillatore in rame;
2) compra una colonna di raffreddamento in vetro;
3) distilla a bagno maria;
4) metti un termometro di precisione all'apice della colonna.
e studia.... se non vuoi avvelenarti ed avvelenare
Intanto grazie dei consigli,comunque se guardavi meglio il Blog ti rendevi conto che il mio era solo un piccolo esperimento inizialmente e che cercando di migliorare il processo mi sono portato avanti(distillazione 2) e adesso il distillatore in rame ce l'ho con il termometro e il condensatore ad acqua corrente,non sarà sicuramente il massimo per quello che ci devo fare io penso sia sufficiente....inoltre da quello che ho letto distillando la birra il rischio di produrre alcool metilico è minimo o nullo,per essere sicuro comunque provvedo a distillare 2 volte e nella seconda tolgo "teste" e "code" e tengo solo il "cuore"....tranquillo non voglio avvelenare nessuno!!
Se pensi che ci siano ancora delle lacune così pericolose nella mia procedura,ti prego di metterle pure in evidenza!Grazie
se posso darti un consiglio non lasciare il lievito in acqua distillata ci crepa..
Buona sera, ho provato in questi giorni a fare la grappa dalla birra, sono partito da una birra da 10 gradi m
a il risultato non è stato ottimo e uscito un prodotto da 24 gradi, quasi la metà di quello che hai prodotto te.
Consigli utili??? Grazie Da Gianni.
Per ottenere un distillato sui 50° devi distillare una seconda volta,se vuoi essere più sicuro ed ottenere un risultato migliore scarta teste e code e tieni solo il cuore...
Ok grazie, ho replicato come hai detto e i gradi ora sono 45.. grazie..
Io distillo vino e frutta domani provo a distillare la birra ,ti farò sapere
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