Distillazione 2
Con l'intenzione di ottimizzare e migliorare il processo e quindi il risultato finale,ho deciso di acquistare un distillatore "vero",piccolo ed economico,ma per quello che devo farci io credo più che sufficiente....la scelta è caduta sul tipo a "fungo" con la parte di raffreddamento sopra la caldaia,grazie al ricircolo di acqua.
Come si vede dalle foto è molto semplice,le parti che lo compongono sono 2 la caldaia sottostante e la parte per il raffreddamento che si incastra sopra di essa,ques'ultima è dotata di 2 fori che permettono il ricircolo di acqua,si fa entrare acqua fredda dal foro inferiore e si fa uscire quella che si è riscaldata da quello superiore...i vapori che si raffreddano si condensano e finiscono nell'intercapedine e fuoriescono da questa tramite un tubetto in rame di raccolta.
La caldaia è dotata di termometro che misura i vapori all'interno,quindi il procedimento risulta più semplice e le letture più precise permettono di ottenere un prodotto finale migliore.
Il procedimento è il solito,si inserisce i liquido nella caldaia,cercando di non esagerare specie quando si distilla la birra,altrimenti la formazione di schiuma al'interno di essa andrà a bagnare il bulbo del termometro alterando le misurazioni successive,si riscalda velocemente fino a raggiungere una T di circa 60°C per poi abbassare la fiamma e facendo salire i gradi molto più lentamente.
Quello che si raccoglie fino a 78°C sono le "teste" e si preferisce scartarle per il pericolo di presenza di alccol metilico,anche se distillando birra questo sembra essere escluso...comunque meglio andare sul sicuro.
Quello che si ottiene dai 78°C fino ai 90°C è il "cuore" della distillazione e si tiene per intero,dopo i 90°C si ottengono le "code" e insieme alle teste si scartano.
Le "teste" e le "code" quando si distilla birra si scartano ma non è detto che si gettano,infatti si potrebbero unire nella distillazione successiva,diverso invece con altri prodotti come le vinacce,in questo caso si devono buttare!Io per sicurezza non le riuso...
Di regola mi bastano 2 cicli di ditillazione per ottenere un grado alcolico di circa 40°,dipende sempre principalmente dalle cartteristiche del prodotto iniziale ovviamente.
Come si vede dalle foto è molto semplice,le parti che lo compongono sono 2 la caldaia sottostante e la parte per il raffreddamento che si incastra sopra di essa,ques'ultima è dotata di 2 fori che permettono il ricircolo di acqua,si fa entrare acqua fredda dal foro inferiore e si fa uscire quella che si è riscaldata da quello superiore...i vapori che si raffreddano si condensano e finiscono nell'intercapedine e fuoriescono da questa tramite un tubetto in rame di raccolta.
La caldaia è dotata di termometro che misura i vapori all'interno,quindi il procedimento risulta più semplice e le letture più precise permettono di ottenere un prodotto finale migliore.
Il procedimento è il solito,si inserisce i liquido nella caldaia,cercando di non esagerare specie quando si distilla la birra,altrimenti la formazione di schiuma al'interno di essa andrà a bagnare il bulbo del termometro alterando le misurazioni successive,si riscalda velocemente fino a raggiungere una T di circa 60°C per poi abbassare la fiamma e facendo salire i gradi molto più lentamente.
Quello che si raccoglie fino a 78°C sono le "teste" e si preferisce scartarle per il pericolo di presenza di alccol metilico,anche se distillando birra questo sembra essere escluso...comunque meglio andare sul sicuro.
Quello che si ottiene dai 78°C fino ai 90°C è il "cuore" della distillazione e si tiene per intero,dopo i 90°C si ottengono le "code" e insieme alle teste si scartano.
Le "teste" e le "code" quando si distilla birra si scartano ma non è detto che si gettano,infatti si potrebbero unire nella distillazione successiva,diverso invece con altri prodotti come le vinacce,in questo caso si devono buttare!Io per sicurezza non le riuso...
Di regola mi bastano 2 cicli di ditillazione per ottenere un grado alcolico di circa 40°,dipende sempre principalmente dalle cartteristiche del prodotto iniziale ovviamente.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento