-'NZUSA-
Ho sfruttato il dialetto Toscano(Non Si Usa) per descivere già con il titolo la provenienza dei luppoli....per la precisione Motueka(Nz) e Liberty(Usa)
Primo tentativo con il metodo di luppolatura del FWH(First Wort Hopping) inserendo le dosi desiderate nella pentola di bollitura ancora vuota,appena iniziata la raccolta del mosto,questo consente di aumentare il tempo di contatto del luppolo con il mosto già a temperature più basse del punto di ebollizione.Questo dovrebbe consentire un aroma più intenso del luppolo senza incidere troppo sull'amaro finale,praticamente ho sostituito questa fase alla gittata degli ultimi minuti(15-0 Minuti).
Per verificare l'effettiva differenza avrei dovuto replicare una cotta già rodata per cogliere eventuali vantaggi,intanto ho provato e magari sarà un obbiettivo delle prossime produzioni....
Inoltre ho cambiato per l'occasione i rapporti Acqua/Grani del mash e di conseguenza dello sparge,applicando per il mash un rapporto 6 Lt/KG,copiando e seguendo le indicazioni del mitico Pincopallino....
-------'NZUSA.CENCIONE-------
Dimensione cotta: 23,0 Mosto in bollitura: 32,0
Grani totali (Kg.): 5,8
OG prevista: 1050
FG 1006
ATTENUAZIONE 87%
EBC previsto: 13,2
IBU prevista: 35,8
Efficienza: 65 %
Bollitura: 60 minuti
Alc.Vol 5,64%
Malti:
5,1Kg Pilsener
0,6 Kg wheat
0,1 Acid Malt
Mash
52°C per 15'
62°C per 60'
68°C per 20'
78°C per 10'
Batch sparge:
acqua di mash 34,5
acqua sparge 6
Tot acqua 40,5
1° batch
2° batch
Tot prima di bollire 35
Luppoli e altro:
Motueka(7 aa) 15gr per FirstWortHopping+60 min
Liberty(4,3 aa) 15gr per FirstWortHopping+60 min
Motueka(7 aa) 20gr per 60 min
Liberty(4,3 aa) 20gr per 30 min
Lieviti:
German Ale/Kolsch yeast WLP029
Fermentazione:
7giorni a 20°C 1°fermentatore+7 giorni a 20°C 2° fermentatore
Carbonazione:
15 gr estratto secco BeerMalt Dry per 5 litri nel fustino,carbanatazione forzata in Keg per i restanti 18 litri a 14°C con pressione di 1,5 bar
NOTE:
Primo tentativo con il metodo di luppolatura del FWH(First Wort Hopping) inserendo le dosi desiderate nella pentola di bollitura ancora vuota,appena iniziata la raccolta del mosto,questo consente di aumentare il tempo di contatto del luppolo con il mosto già a temperature più basse del punto di ebollizione.Questo dovrebbe consentire un aroma più intenso del luppolo senza incidere troppo sull'amaro finale,praticamente ho sostituito questa fase alla gittata degli ultimi minuti(15-0 Minuti).
Per verificare l'effettiva differenza avrei dovuto replicare una cotta già rodata per cogliere eventuali vantaggi,intanto ho provato e magari sarà un obbiettivo delle prossime produzioni....
Inoltre ho cambiato per l'occasione i rapporti Acqua/Grani del mash e di conseguenza dello sparge,applicando per il mash un rapporto 6 Lt/KG,copiando e seguendo le indicazioni del mitico Pincopallino....
-------'NZUSA.CENCIONE-------
Dimensione cotta: 23,0 Mosto in bollitura: 32,0
Grani totali (Kg.): 5,8
OG prevista: 1050
FG 1006
ATTENUAZIONE 87%
EBC previsto: 13,2
IBU prevista: 35,8
Efficienza: 65 %
Bollitura: 60 minuti
Alc.Vol 5,64%
Malti:
5,1Kg Pilsener
0,6 Kg wheat
0,1 Acid Malt
Mash
52°C per 15'
62°C per 60'
68°C per 20'
78°C per 10'
Batch sparge:
acqua di mash 34,5
acqua sparge 6
Tot acqua 40,5
1° batch
2° batch
Tot prima di bollire 35
Luppoli e altro:
Motueka(7 aa) 15gr per FirstWortHopping+60 min
Liberty(4,3 aa) 15gr per FirstWortHopping+60 min
Motueka(7 aa) 20gr per 60 min
Liberty(4,3 aa) 20gr per 30 min
Lieviti:
German Ale/Kolsch yeast WLP029
Fermentazione:
7giorni a 20°C 1°fermentatore+7 giorni a 20°C 2° fermentatore
Carbonazione:
15 gr estratto secco BeerMalt Dry per 5 litri nel fustino,carbanatazione forzata in Keg per i restanti 18 litri a 14°C con pressione di 1,5 bar
NOTE:
"CONTROPRESSIONE"......
Negli ultimi periodi uso molto più frequentemente i fusti sia per comodità,sia perchè mi permettono di poter produrre basse fermentazioni senza dover aggiungere zuccheri per rifermentare,come chiede lo stile,facendo quindi carbonatazione forzata con CO2 sfruttando il mio impianto di spillatura casalingo....unico neo è che devo aspettare poi degli eventi particolari per poter aprire e consumare in breve tempo tali fusti senza rovinare la birra,feste con amici o festeggiamenti vari......così mi sono documentato e ho cercato un sistema che mi permettesse di poter imbottigliare la birra direttamente dal fusto senza perdere pressione e mantenendo le caratteristiche della stessa...come fanno quelli veri! "contropressione"così si usa chiamare tale sistema,ho reperito i vari componenti per la realizzazione dell "attrezzo" che mi permette di imbottigliare la birra passando dal fusto direttamente alla bottiglia mantenendo la pressione al suo interno.....
queste sono le foto dello strumento che ho realizzato....
La prima prova non è stata molto positiva,infatti sono riuscito ad imbottigliare solo poche bottiglie dopodiché è mancata la pressione necessaria,probabilmente perchè ho sfruttato solamente quella presente all'interno del fusto,non quella proveniente dalla bombola di CO2,dovrò rivedere quindi i collegamenti che riguardano il trasferimento di CO2..
nei prossimi giorni farò altri tentattivi per ottenere il risultato ottimale!
Dopo aver apportato alcune modifiche ai collegamenti del CO2,ho riprovato ad imbottigliare e devo dire che questa volta è andato tutto ok....peccato che la pressione all'interno del fustino fosse troppo elevata,calcolo errato in fase di spunding,questo ha causato il formarsi di troppa schiuma,complicando un po' la procedura,nulla di grave comunque infatti in circa 30 minuti sono riuscito ad imbottigliare 6 bottiglie di varie misure,collegamenti e pulizia compresi....
Cerco di spiegare le modifiche apportate...in precedenza il CO2 arrivava dalla bombola e tramite il riduttore del mio impianto di spillatura,ripartiva sdoppiato tramite un apposito attacco,una tubazione andava direttamente al fusto tramite l'attacco jolly,l'altra tubazione andava direttamente alla pistola per l'imbottigliamento.Dall'altro attacco jolly posto sul fusto partiva la tubazione che portava la birra alla pistola nella parte opposta al CO2....
Ho apportato una sola modifica in modo che dal riduttore di pressione questa volta parte una sola tubazione che tramite l'attacco jolly va direttamente al fusto...ho inserito un innesto a T all'uscita dell'attacco jolly e questa volta è da qui che parte la tubazione che porta il CO2 alla pistola....il resto è rimasto invariato e quindi dall'altro attacco jolly sul fusto parte la tubazione che porta direttamente la birra alla pistola...
Sicuramente il vecchio attacco non consentiva al CO2 di andare dalla bombola al fusto in modo corretto,infatti una volta terminata la pressione all'interno dello stesso non riuscivo più a far arrivare la birra con la dovuta pressione e dopo 1-2 bottiglie ero bloccato...ora tutto funziona correttamente e manovrando i rubinetti posti sulla pistola per regolare l'entrata del CO2 e della birra si riesce a portare a termine il lavoro....ora resta da verificare se le bottiglie ottenute hanno tenuto la pressione al loro interno,confermando che le modifiche apportate sono giuste...speriamo!!
Inserisco altre foto con la speranza di rendere più chiaro tutto il procedimento..
Schema per la costruzione e l'utilizzo della pistola....
Modifica apportata con iserimento del "T" sull'attacco jolly del CO2...
Pistola all'opera....
13/03/10
Oggi ho aperto una bottiglia di birra,una di quelle riempite la volta scorsa, usando il sistema in contropressione....volevo verificare se nel passaggio fusto-bottiglia tramite la procedura già descritta,la birra avesse mantenuto il CO2 già assorbito precedentemente oppure no....sembra che tutto funzioni nel modo esatto,infatti versando la birra nel bicchiere,si è formata una bellissima schiuma compatta,fine e persistente,in più il sedimento nel fondo della bottiglia e pressoché nullo!!
queste sono le foto dello strumento che ho realizzato....
La prima prova non è stata molto positiva,infatti sono riuscito ad imbottigliare solo poche bottiglie dopodiché è mancata la pressione necessaria,probabilmente perchè ho sfruttato solamente quella presente all'interno del fusto,non quella proveniente dalla bombola di CO2,dovrò rivedere quindi i collegamenti che riguardano il trasferimento di CO2..
nei prossimi giorni farò altri tentattivi per ottenere il risultato ottimale!
Dopo aver apportato alcune modifiche ai collegamenti del CO2,ho riprovato ad imbottigliare e devo dire che questa volta è andato tutto ok....peccato che la pressione all'interno del fustino fosse troppo elevata,calcolo errato in fase di spunding,questo ha causato il formarsi di troppa schiuma,complicando un po' la procedura,nulla di grave comunque infatti in circa 30 minuti sono riuscito ad imbottigliare 6 bottiglie di varie misure,collegamenti e pulizia compresi....
Cerco di spiegare le modifiche apportate...in precedenza il CO2 arrivava dalla bombola e tramite il riduttore del mio impianto di spillatura,ripartiva sdoppiato tramite un apposito attacco,una tubazione andava direttamente al fusto tramite l'attacco jolly,l'altra tubazione andava direttamente alla pistola per l'imbottigliamento.Dall'altro attacco jolly posto sul fusto partiva la tubazione che portava la birra alla pistola nella parte opposta al CO2....
Ho apportato una sola modifica in modo che dal riduttore di pressione questa volta parte una sola tubazione che tramite l'attacco jolly va direttamente al fusto...ho inserito un innesto a T all'uscita dell'attacco jolly e questa volta è da qui che parte la tubazione che porta il CO2 alla pistola....il resto è rimasto invariato e quindi dall'altro attacco jolly sul fusto parte la tubazione che porta direttamente la birra alla pistola...
Sicuramente il vecchio attacco non consentiva al CO2 di andare dalla bombola al fusto in modo corretto,infatti una volta terminata la pressione all'interno dello stesso non riuscivo più a far arrivare la birra con la dovuta pressione e dopo 1-2 bottiglie ero bloccato...ora tutto funziona correttamente e manovrando i rubinetti posti sulla pistola per regolare l'entrata del CO2 e della birra si riesce a portare a termine il lavoro....ora resta da verificare se le bottiglie ottenute hanno tenuto la pressione al loro interno,confermando che le modifiche apportate sono giuste...speriamo!!
Inserisco altre foto con la speranza di rendere più chiaro tutto il procedimento..
Schema per la costruzione e l'utilizzo della pistola....
Modifica apportata con iserimento del "T" sull'attacco jolly del CO2...
Pistola all'opera....
13/03/10
Oggi ho aperto una bottiglia di birra,una di quelle riempite la volta scorsa, usando il sistema in contropressione....volevo verificare se nel passaggio fusto-bottiglia tramite la procedura già descritta,la birra avesse mantenuto il CO2 già assorbito precedentemente oppure no....sembra che tutto funzioni nel modo esatto,infatti versando la birra nel bicchiere,si è formata una bellissima schiuma compatta,fine e persistente,in più il sedimento nel fondo della bottiglia e pressoché nullo!!
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